Fior d'Angelo, profumo dal paradiso!
In una cascina, appena fuori dal paese, viveva una bella bambina. Bella davvero, con i riccioli bruni che le incorniciavano il visino, gli occhi neri come la pece ma furbi come quelli di una volpe. La bocca rossa come le fragole mature, sempre pronte al sorriso con delle piccole fossette adorabili. Viveva con i nonni, come mai direte voi? I genitori morti in un incidente l’avevano lasciata sola. Ma la bimba era cresciuta serena e allegra, nonostante le avversità della vita. I nonni la adoravano e vederla così allegra e serena li ripagava di tutte le fatiche. Ma, appena ebbe l’età per capire, quando scendeva la sera, tutta sola nel suo lettino pregava. Pregava il suo angelo custode, convinta che la sua mamma lo fosse diventata, visto che tutti continuavano a ripeterle, la tua mamma e diventata un angelo, il tuo angelo custode, che adesso più che mai, ti guarda e si prende cura di te. Ma lei non riusciva a vederla, e dire che lo avrebbe voluto così tanto! Forse perché ogni tanto ne combinava qualcuna delle sue? Magari il gatto non aveva gradito il bagno che gli aveva fatto nell’acqua bollente! Però adesso era davvero pulito, non puzzava più! O forse le oche si erano arrabbiate quando le aveva legate per i piedi, e che dire quando aveva rasato il pelo all’asino! Ma lo aveva fatto perché convinta sentisse caldo. Insomma gli aveva fatto davvero un favore! Ma forse, forse si sbagliava, e tutte le idee balzane che gli giravano in testa non erano proprio giuste. E si, doveva essere proprio così! La bimba crebbe, diventò una bella ragazza, ma il pensiero della sua mamma era sempre nel suo cuore, e la sera prima di addormentarsi l’ultimo suo pensiero era per lei, era orgoglio e consolazione dei nonni ormai anziani, che avrebbero voluto vederla sposa, e si la loro bimba sera fatta davvero una bella figliola. Un giorno conobbe un bel ragazzo e se ne innamorò ricambiata. Sempre raggiante, i riccioli ora, erano una cascata bruna sulle spalle, ma lo sguardo furbo da monella quello no, era sempre uguale. E arrivò il giorno in cui doveva andare sposa, felice, ma al contempo triste. Ripensando al suo angelo custode, pensò di chiedere un segno della sua presenza. Cosa successe? Iniziò a sentire un profumo dolce e delicato, intenso e avvolgente, e girando per la casa cercava di capire cosa fosse! Entrò nella sua camera da letto, e come per una dolce magia, trovò un bouquet di fior d’Angelo. Bianchi e profumati, delicati e intensi come non avrebbe mai immaginato! Felice capì che quello era il segno che cercava, la sua mamma era davvero il suo Angelo! Commossa e stupita entrò in chiesa con il suo abito bianco e i suoi fiori d’Angelo, adesso lo sapeva con sicurezza, la sua mamma era lì! I fior d’angelo vengono anche chiamati, filadelfo, fiori del paradiso o gelsomino della Madonna, sono i fiori di un arbusto, molto delicati dal profumo dolce e avvolgente. Fiorisce da maggio a giugno, il fiore simboleggia l’amore fraterno.