Malva: Dal Piatto alla Magia, Tutti i Suoi Segreti!
Malva: Il Fiore Che Salva (e Sorprende!) usi e consumi in cucina.

Dalla Tintura ai Marshmallow: La Malva Non Finisce di Sorprendere
Non solo commestibile e curativa, la malva è stata usata anche come pianta tintoria per secoli. Dai suoi fiori si ottiene una tintura che cambia colore in base al pH e veniva usata per testare gli alcali. Dalla pianta e dai semi, invece, si ricavano sfumature di giallo e verde.

Ma la curiosità più golosa è legata ai marshmallow. Sì, avete letto bene! Il loro nome deriva dall’inglese “marsh mallow”, che indica l’Althaea officinalis, una specie affine alla malva che cresce nelle zone paludose. Un tempo, le radici di altea venivano bollite con miele per ottenere una pasta dolce e curativa per la gola. I pasticceri francesi dell’Ottocento la trasformarono nella “pâte de guimauve”, antesignana dei moderni marshmallow, che però oggi di naturale hanno ben poco.
Usi Insoliti (e Antichi Rimedi della Nonna)
La malva non è solo da mangiare! In Lucania, strofinare le foglie di malva sulle punture di ortica era il rimedio perfetto per il dolore, accompagnato dall’invocazione “Trasi marva e n’essi ardica” (entra malva, esci ortica).
Le foglie più spesse venivano usate come pellicola alimentare per conservare formaggi e pane, mentre la loro mucillagine, filtrata con cura, può sostituire l’albume nelle ricette vegane o fare da addensante per impasti senza glutine.

Gli steli giovani, fermentati con acqua, sale e zucchero, danno vita a una sorta di giardiniera delicata, perfetta per accompagnare formaggi e riso o per creare una salsa alternativa alla maionese. Infine, essiccate e polverizzate, le foglie possono colorare impasti e vellutate.
Una curiosità interessante è che i fiori di malva possono essere utilizzati per rendere lo spezzatino più tenero e digeribile. Grazie alle loro proprietà emollienti, rilasciano mucillagini che aiutano ad ammorbidire le fibre della carne durante la cottura. Un trucco è aggiungere i fiori di malva negli ultimi 10-15 minuti di cottura per preservarne il delicato aroma floreale e le proprietà benefiche. Inoltre, possono dare un tocco di colore e un sapore leggermente erbaceo allo spezzatino, specialmente se abbinati a carni bianche come il vitello o il tacchino.

Insomma, la prossima volta che incontrate un cespuglio di malva, sappiate che davanti a voi non c’è solo un fiore carino, ma un vero e proprio tesoro della natura. E magari, chissà, potrebbe anche salvarvi… almeno dalla noia in cucina!