Se ti alleni ma non dimagrisci, forse stai guardando nel posto sbagliato
Dalla bilancia che inganna al metabolismo che si adatta: una guida concreta.

È una delle frasi più comuni tra chi ha deciso di mettersi in forma: “Sto andando in palestra, faccio cardio, mi muovo di più… ma il peso non scende! Perché?”. E, mediamente, dopo questa domanda, arriva lo sconforto, la voglia di mollare tutto. La frustrazione è comprensibile, ma spesso dietro a questo stallo apparente ci sono spiegazioni molto concrete. Prima, però, bisogna porsi una domanda fondamentale.
Sei davvero sicuro di non dimagrire?
La bilancia è uno strumento semplice e immediato, ma non sempre affidabile quando si tratta di valutare i progressi. La bilancia mostra dei numeri in chiave quantitativa, non qualitativa. Il numero che indica non ci dice da cosa è composto il nostro peso. E in un percorso di miglioramento fisico, è proprio questo il punto centrale: non è il peso in sé a interessarci, ma la composizione corporea.
Dimagrire non vuol dire solo “pesare meno”, ma perdere massa grassa mantenendo (o, auspicabilmente, aumentando) la massa muscolare. E qui lo sport, soprattutto l’allenamento con i pesi, fa la sua parte: può infatti stimolare la crescita muscolare. Come si traduce tutto questo? Sebbene la bilancia non indichi differenze significative, se stai facendo tutto nel modo giusto, probabilmente stai perdendo grasso, ma stai altrettanto aumentando la tua massa muscolare. Il peso resta stabile, ma il tuo corpo cambia in meglio.
In questi casi, ci sono parametri migliori da poter osservare e monitorare:
Le circonferenze: vita, fianchi, addome, cosce, braccia. Sebbene anche queste possano essere soggette a errori di misurazione e a cambiamenti dovuti al gonfiore (un addome gonfio può misurare diversi centimetri in più, ma è solo "aria"), sono sicuramente indicatori più veritieri della bilancia quando si parla di ricomposizione corporea.
La vestibilità dei vestiti: ricordi quei jeans che non riuscivi più a mettere? Ecco. Se, nonostante il tuo peso sia rimasto invariato, ora riesci a indossarli, è perché evidentemente qualcosa è cambiato, e in meglio.
Il tono e la definizione muscolare: anche lo specchio può mentire, e si parla di dismorfismo corporeo, ma quando terze persone ti fanno notare dei cambiamenti, forse, durante percorsi di questo tipo, dovremmo iniziare a credergli.
La forza, la resistenza fisica e la sensazione di benessere generale: al di là del peso, ti senti più energico, fai meno fatica a svolgere le normali attività quotidiane, in palestra vedi dei progressi nei carichi di lavoro? Stai svolgendo bene il tuo lavoro, ma questo la bilancia non lo può sapere.
Se vuoi un’analisi ancora più accurata, esistono strumenti come la bioimpedenziometria, la plicometria o la DEXA scan, che valutano la composizione corporea con maggiore precisione rispetto a una semplice bilancia. Ma, per quello, bisogna rivolgersi a professionisti.
Mangio bene… o credo di farlo? (Spoiler: ne parliamo nel prossimo articolo)
Un altro motivo frequente per cui non si vedono risultati è una gestione non ottimale dell’alimentazione. Questo sarà l’argomento del prossimo articolo, quindi, per ora, ci limitiamo a una premessa.
Spesso le persone credono di mangiare in modo corretto, ma nella pratica introducono più calorie di quelle che pensano, o le introducono in maniera "non ottimale". Alcuni esempi? Porzioni troppo abbondanti, cibi “fit” ma ipercalorici, snack “inconsapevoli” fuori pasto, suddivisioni di macronutrienti che non favoriscono l'attività e la ricomposizione. È molto facile, anche in buona fede, sottovalutare l’introito calorico o credere di fare la cosa giusta, soprattutto se si mangia spesso fuori o non si ha l’abitudine di pesare gli alimenti. Anche mangiare troppo poco potrebbe minare i tuoi progressi, e questo spesso accade quando lo spauracchio del peso ci tormenta da tanto tempo.
