Settembre: tra grappoli, proverbi e saggezza contadina
Quando l’uva è matura e le giornate si accorciano, i detti popolari di settembre ci ricordano che il tempo della semina (e del vino nuovo) è arrivato.

Settembre: il mese che parla per detti (e miete per davvero)
Ah, settembre! Quel mese un po’ nostalgico e un po’ promettente, dove il sole inizia a giocare a nascondino, i fichi si spappolano felici sui rami e l’aria sa di mosto, zaini nuovi e primi raffreddori. Ma più di tutto, settembre è il mese dei proverbi. Sì, quelli che tua nonna snocciolava tra una pelatura di patate e una preghiera alla Madonna, e che sembravano un po’ misteriosi… finché non ti sei ritrovato adulto a realizzare: “Aveva ragione lei”.
📜 I PROVERBI DI SETTEMBRE: LA VOCE DEI CAMPI
Ecco una carrellata dei detti più celebri legati a settembre, ciascuno con un pizzico di storia, ironia e — perché no — verità:
1. “Settembre, l’uva è pronta da pigiare”
E qui il riferimento è chiaro come un bicchiere di bianco fresco. Settembre è il mese per eccellenza della vendemmia, quando i grappoli gonfi vengono raccolti, pigiati e — magicamente — trasformati in vino. Non è un caso che in molte regioni si celebri proprio in questo periodo la festa dell’uva.
Curiosità: Anticamente, la vendemmia era un momento collettivo, quasi sacro. Si facevano persino riti propiziatori, come lasciare il primo grappolo al sole per ringraziare la terra.
2. “A settembre, o la va o la spacca”
Più che un proverbio, un’esclamazione filosofica. Il raccolto è fatto, le provviste si mettono via, si decidono i ritmi dell’inverno. E nella vita, si sa: settembre è spesso il vero Capodanno emotivo. Nuove scuole, nuovi lavori, nuove diete che durano esattamente… tre giorni.
