Uva da tavola e da vino: curiosità e usi in cucina
Dall'antipasto al dolce: come portare il grappolo in tavola con gusto e creatività

Dall'antipasto al dolce: come portare il grappolo in tavola con gusto e creatività
Quando pensiamo all’uva, spesso l’immagine che ci viene in mente è quella di un bel grappolo fresco, succoso, da gustare così com’è, magari mentre fuori si sente ancora il profumo di vendemmia. Ma lo sapevi che non tutta l’uva è “da mordere”? Esistono infatti due grandi categorie: uva da tavola e uva da vino, e ciascuna ha caratteristiche e usi molto diversi… anche in cucina!

🍇 Uva da tavola vs uva da vino: che differenza c’è?
L’uva da tavola è quella che troviamo nei mercati e nei supermercati da agosto a ottobre. Ha acini grandi, spesso privi di semi (apireni), buccia più spessa e polpa croccante. È dolce e perfetta per essere mangiata cruda o usata nelle preparazioni fredde.
L’uva da vino, invece, ha acini piccoli, con semi, buccia sottile ma ricca di tannini e aromi. Contiene più zuccheri e acidi, elementi fondamentali per la fermentazione. Non è l’ideale da mangiare al naturale, ma può essere sorprendente in cucina se usata con criterio.